PO FESR 2014/2020

Potenziamento Infrastruttura di Ricerca “GMP Facility, Laboratori di Ricerca e Servizi Diagnostici e Terapeutici dell’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione (IRCCS-ISMETT)”

PROGRAMMA OPERATIVO FESR SICILIA 2014/2020

Asse prioritario 1 Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione

Azione 1.5.1 “Sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i sistemi regionali ai fini dell’attuazione della S3

Partnership

IRCCS ISMETT – Capofila

Fondazione Ri.Med – Partner

Costo totale dell’Intervento € 16.402.698,00

Quota di competenza dell’IRCCS ISMETT € 12.047.298,00 (di cui il 50% a carico del PO FESR e il 50% a carico di ISMETT)

Quota di competenza della Fondazione Ri.Med € 4.355.400,00 (di cui il 50% a carico del PO FESR e il 50% a carico della Fondazione Ri.Med)

 

L’Infrastruttura di Ricerca (IR) di IRCCS ISMETT denominata “GMP Facility, Laboratori di ricerca e Servizi diagnostici e terapeutici” è costituita dalla GMP (Good Manufacturing Practices) Facility, dai Laboratori di Biologia Molecolare, di Diagnostica Clinica e Anatomia Patologica, dai Laboratori di Radiologia Diagnostica e Interventistica, Cardiologia Interventistica ed Emodinamica.

L’investimento, cofinanziato dalla Regione Siciliana, Dipartimento Attività Produttive, tramite le risorse del PO FESR Sicilia 2014-2020, è finalizzato a potenziare e consolidare la IR esistente attraverso l’acquisizione di nuove tecnologie in grado di migliorare la componente infrastrutturale, organizzativa e collaborativa. L’IR così potenziata sarà quindi in grado di migliorare e incrementare la produttività, sviluppare nuovi presidi per le terapie avanzate, sviluppare nuove tecnologie ICT a supporto dell’attività clinica e di ricerca e soprattutto si porrà come interlocutore ancor più credibile nello scenario nazionale e internazionale della ricerca scientifica e biomedica.

L’IR, potenziata grazie anche all’integrazione dei sistemi di ICT, sarà in grado di generare “big data”  attraverso un gran numero di tecnologie high-throughput che arricchiranno i dataset, che appunto servono ad accelerare i processi di translazionalità della ricerca e a personalizzare gli interventi clinici sulla scorta dell’analisi automatica dei profili biologici e del fenotipo digitale

La coesistenza nella stessa IR di attività di pratica clinica, di ricerca di base e clinica, di ricerca traslazionale e, in più, di una componente ICT molto “evoluta” è un evento non comune e fortemente positivo: permette ai ricercatori e ai clinici di disporre di una quantità e varietà di dati “strutturati” che oggi sono considerati elemento essenziale per praticare la traslazione delle informazioni “bench-to-bedside” e “bedside-to-bench”. Un altro aspetto ugualmente rilevante è che tali dati strutturati, i Big Data, permettono l’applicazione della Medicina Personalizzata.

Risultato principale del potenziamento della IR è quello di disporre di una piattaforma che permetta l’applicazione dei principi della Precision Medicine. Il cuore del potenziamento risiede nel Laboratorio Big Data; infatti lì è contenuta la base di dati e di conoscenza utile per lo sviluppo di modelli predittivi nei più svariati campi di applicazione. Il Laboratorio Big Data dell’IR IRCCS-ISMETT si caratterizzerà per l’eterogeneità delle informazioni raccolte, gestite e analizzate (dati clinici e di laboratorio ma anche ambientali, di inquinanti, di sensoristica, di stili di vita e salute etc.). Ciò consentirà la traslazione dei risultati nell’ambito delle Scienze della vita fornendo prodotti/servizi per il well being in particolare, ma non solo, per categorie sociali fragili, come anziani e disabili, attraverso soluzioni di domotica che agevolino le condizioni di vita e sistemi di monitoraggio che riducano la necessità di ricorso alle cure ospedaliere e che siano in grado di prevenire gli incidenti domestici. Evidenza va data allo sviluppo della sensoristica associata ai modelli predittivi di outcome perché questo potrà determinare lo sviluppo di nuovi modelli assistenziali (domiciliari, territoriali etc.) che consentano una diversa organizzazione delle cure riducendo il numero e la durata delle ospedalizzazioni e ottimizzando quindi l’uso delle risorse verso altri aspetti della salute e del welfare.