ISMETT, il dr Galante è il nuovo responsabile di Epatologia

Antonio Galante è il nuovo responsabile dell’Unità di Epatologia di IRCCS ISMETT. Originario di Reggio Calabria, il dr Galante si è laureato a Messina nel 2008 ed ha conseguito la sua specializzazione in Medicina Interna ad Amburgo presso l’University Medical Center Hamburg – Eppendorf (UKE) nel 2016.
Negli ultimi quattro anni, il dr Galante ha ricoperto l’incarico di Capo Clinica di Epatologia presso il Servizio di Gastroenterologia dell’Ente Ospedaliero Cantonale di Lugano, in Svizzera, dove è stato anche docente della Facoltà di Medicina dell’Università della Svizzera Italiana. Precedentemente, ha lavorato in Canada, presso il Toronto General Hospital dove ha conseguito la fellowship in epatologia dei trapianti.
“Sono molto entusiasta – sottolinea il dr Galante – di questo nuovo incarico presso ISMETT. Per me si tratta di un rientro in Italia ed in particolare al Sud, oltre che del primo incarico dirigenziale in un ospedale prestigioso come l’ISMETT. Conto di poter dare sin da subito il mio contributo e di mettere a frutto la mia esperienza maturata in questi anni presso altre realtà europee ed internazionali. Ho scelto ISMETT perchè mi garantisce la possibilità di lavorare con un team multidisciplinare e coniugare assistenza clinica alla ricerca in campi per me molto interessanti come quello del trapianto di fegato”.

Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è membro di diverse associazioni scientifiche fra le altre la EASL (European Association for the Study of the Liver), l’AASLD (American Association for the Study of Liver Diseases), l’AISF (Associazione Italiana Studio del Fegato) e l’ILTS (International Liver Transplant Society). I suoi principali campi di interesse clinico e scientifico rientrano nell’epatologia dei trapianti, e più recentemente nell’applicazione di sistemi di intelligenza artificiale in epatologia. In ultimo, fa parte della Vanguard committee dell’ILTS, che promuove attivamente a livello globale le opportunità di crescita e la collaborazione di giovani medici e ricercatori nell’ambito dei trapianti di fegato