Ricerca e formazione: studenti a lezione dai ricercatori dei centri d’eccellenza
All’Istituto Gonzaga nasce il liceo STEM dove la ricerca si unisce alla formazione ed i ricercatori diventano insegnanti.
I partner sono Università di Palermo, UPCM, ISMETT, RiMED ed Engineering.
Nel campus di via Piersanti Mattarella presentati anche la “scuola media senza pesi” e il diploma IB dell’International School Palermo
PALERMO. Scienze, fisica, statistica, informatica si studieranno con docenti dei principali enti di ricerca del territorio. È il nuovo investimento dell’Istituto Gonzaga che ridisegna l’organizzazione della didattica, puntando al modello del campus e aprendo le porte alle realtà di ricerca scientifica e tecnologica più avanzate, con l’unico obiettivo di far vivere la scuola come esperienza formativa completa dai 18 mesi ai 18 anni, capace di proiettare i ragazzi nel mondo del lavoro, con un bagaglio di competenze di alto livello.
È pronto a partire all’inizio del prossimo anno scolastico, nello storico collegio dei gesuiti di via Piersanti Mattarella, il liceo scientifico STEM (Science, Tecnology, Engineering, Mathematics), un nuovo indirizzo di scuola secondaria di secondo grado, che segue l’ordinamento italiano del liceo scientifico opzione scienze applicate, con un curriculum scientifico potenziato, in una prospettiva fortemente internazionale. Unico nel suo genere in Italia, il liceo STEM è direttamente propedeutico alle facoltà scientifiche, disegnato utilizzando gli spazi concessi dall’autonomia scolastica per rispondere ai principali bisogni educativi di oggi e alle richieste del mondo del lavoro.
Il liceo STEM del Gonzaga è stato progettato in sinergia con la “STEM Academy” dei Gesuiti a Detroit (Usa), nell’ambito della University of Detroit Jesuit High School and Academy. Si avvale della collaborazione di prestigiosi enti partner appartenenti al mondo accademico, scientifico, della ricerca e dell’innovazione, che mettono a disposizione del progetto figure professionali specialistiche, know-how e strutture di ricerca.
Il liceo STEM si caratterizza per il super potenziamento del blocco matematica-fisica-informatica-scienze; lo studio di una materia scientifica completamente in lingua inglese (CLIL); lo studio della statistica, dei linguaggi di programmazione informatica fin dal biennio; lo studio del cinese, come seconda lingua, per una ulteriore apertura alla parte del mondo dove oggi le scienze si stanno maggiormente sviluppando; un corso di Cultural Studies, che sostituisce lo studio del latino, per valorizzare la dimensione umanistica e la tradizione artistico-letteraria; l’utilizzo di laboratori scientifici e tecnologici curriculari, come educazione alla metodologia della ricerca scientifica (research Fridays), condotti da professori e ricercatori degli enti partners. Gli studenti saranno avviati a un lavoro di ricerca-azione da svolgersi sia a scuola sia nei laboratori scientifici degli altri enti partner. Sarà favorito l’accesso alle facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Palermo per gli studenti eccellenti, come pure di percorsi preferenziali per lo University of Pittsburgh Medical Center, negli Usa.
A sancire l’avvio di questa nuova forma di collaborazione fra enti di eccellenza è una convenzione tra i rappresentanti degli enti partner: Dario Avallone, direttore Ricerca e sviluppo del gruppo Engineering; Bruno Gridelli, Executive vice president UPMC International e vicepresidente della fondazione RIMED; Angelo Luca, Ceo IRCCS ISMETT Palermo; Fabrizio Micari, rettore dell’Università degli studi di Palermo; Laura Raimondo, Ceo UPMC Italy; padre Francesco Tata SJ, direttore generale dell’Istituto Gonzaga.
L’evento di oggi è l’occasione anche per inaugurare la “scuola senza pesi” per i ragazzi della secondaria di primo grado, un sistema scolastico unico in Italia. Non un generico tempo prolungato, ma una didattica fondata sul protagonismo degli alunni nella loro formazione. A lezione ci si ascolta, si discute, si riflette, si lavora, ci si valuta. Dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì, senza zaino, lasciando i libri a scuola, senza compiti per casa, senza dover ricorrere a insegnanti privati, ma lavorando insieme a compagni e docenti. Terzo tassello di questo percorso formativo d’eccellenza è l’International School Palermo (ISP), offerto dal Gonzaga, come alternativa alla scuola italiana. Si tratta dell’unica scuola internazionale, in lingua inglese, nell’Italia meridionale accreditata dall’IB (International Baccalaureate). Nata nel 2008, si avvia oggi al completamento del curriculum, offrendo un percorso didattico dai 3 ai 18 anni, con un liceo quadriennale che culminerà nel diploma IB, un titolo finale di scuola secondaria di secondo grado del tutto equivalente al diploma liceale italiano, valido per l’accesso a tutte le Università del mondo e per la partecipazione ai concorsi pubblici.
“Il nostro istituto è un luogo pensato su misura per gli studenti – spiega padre Francesco Tata – fonte di stimoli culturali ed educativi continui e solidi, con modelli di organizzazione della didattica funzionali alle nuove esigenze formative, senza mai perdere di vista la cura della persona e l’accompagnamento nella crescita della fede. Il Gonzaga riconosce nel progetto STEM una propria tipicità gesuitica, in quanto realizza una ‘contemplazione’ ignaziana del mondo contemporaneo e delle esigenze educative che esso porta”. Su questa idea si sono ritrovati tutti i partner che hanno accettato la sfida. “L’Università di Palermo è una comunità di ricerca scientifica e di alta formazione e opera in collaborazione con enti, istituzioni pubbliche e private del territorio nazionale e dell’Unione europea e con le comunità scientifiche di riferimento anche a livello internazionale, promuovendo e sviluppando la didattica e la ricerca nel rispetto della natura, del genere umano e delle specie viventi – aggiunge il rettore Fabrizio Micari – Peculiarità che portano l’Università a raccordarsi con gli istituti di istruzione secondaria superiore statali e paritari per creare percorsi di orientamento e di potenziamento delle competenze. Per questo riteniamo di notevole importanza l’accompagnamento delle scelte degli studenti verso un percorso di studi universitario di tipo scientifico e la possibilità di collaborare affinché questi giovani possano acquisire competenze particolarmente avanzate negli studi legati alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni”.
Laura Raimondo, Ceo di UPMC Italy: “Siamo contenti di poter sostenere l’iniziativa del progetto STEM e del diploma di International Baccalaureate sia perché si tratta di percorsi di studio che avvicinano i ragazzi al mondo delle scienze in modo pragmatico e ‘on the job’, mettendoli a contatto con realtà che potranno un giorno rappresentare una opportunità per loro, ma anche perché nel caso del diploma IB si viene a riempire un vuoto che avevamo a Palermo e che in questi anni ha rappresentato un vincolo all’attrazione di ricercatori e professionisti internazionali o italiani con famiglie cresciute all’estero”. “Il liceo STEM e il diploma di International Baccalaureate – aggiunge Gridelli, vicepresidente di RIMED – sono due iniziative di importanza strategica che la Fondazione Rimed è lieta di sostenere in quanto il primo avvicinerà gli studenti alla ricerca biomedica e il secondo sarà di fondamentale importanza per attirare al Centro di ricerche di Carini anche ricercatori internazionali con figli che devono proseguire il proprio percorso scolastico”.
“L’impegno di Engineering – assicura Avallone – mira ad assicurare agli studenti i mezzi per maturare una reale consapevolezza sul mondo dell’innovazione digitale. Per il successo dell’iniziativa riteniamo inoltre fondamentale la presenza degli altri partner che rappresentano esempi di capacità innovative del Paese e con cui già ci pregiamo di collaborare attivamente in importanti progetti di ricerca”.
Durante la mattinata, sono intervenuti Vito Chiaramonte, coordinatore didattico della scuola secondaria di primo grado Gonzaga; Luigi Berlinguer, già ministro dell’Università e della Ricerca; Ignazio Venzano, direttore International School Palermo; Ivano Boragine, presidente AIBWSI (Associazione delle scuole IB in Italia); padre Eraldo Cacchione, coordinatore didattico liceo Gonzaga. Ha portato un suo saluto anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Il mondo non accetta più confini ed è fondamentale una scuola che contribuisca a costruire un’identità adeguata a un profilo di nuova cittadinanza globale – afferma Boragine – L’IB rappresenta per le famiglie un’offerta educativa di più alto profilo, un polo d’attrazione al centro del Mediterraneo per studenti che vogliono costruire il loro futuro”. E l’ex ministro Berlinguer sottolinea l’importanza, nella scuola di oggi, della “coltivazione della mente, della logica, ma anche della sollecitazione delle emozioni e della creatività artistica. So che in questa scuola c’è un’attenzione per questi aspetti”. Ha concluso i lavori Fabrizio Micari, rettore di Unipa.