Trapianti, ISMETT ai primi posti in Italia per volume di attività
Diffuso il rapporto del Centro Nazionale Trapianti
Con 192 trapianti eseguiti nel 2017, l’IRCCS ISMETT di Palermo è ai primi posti in Italia per quanto concerne gli interventi di trapianto di tutti gli organi solidi (fegato, rene, cuore e polmone).
In particolare, con 82 interventi eseguiti ISMETT è il quinto centro in Italia per numero di trapianti di fegato (al primo posto per volume di attività si assesta le Molinette di Torino, seguito dall’A.O.U di Pisa, il Niguarda di Milano e l’azienda ospedaliera di Padova). ISMETT si piazza, inoltre, al quarto posto per l’utilizzo della tecnica di split liver, ovvero la metodica che consente la divisione in due parti consentendo in questo modo di effettuare due trapianti (un adulto ed un bambino).
Il centro palermitano, inoltre, è una delle strutture leader nell’attività di chirurgia e trapianto addominale pediatrico. In ISMETT si eseguono, infatti, trapianti di fegato e rene nei bambini anche da donatore vivente. Sempre secondo i dati del CNT, ISMETT è il secondo centro per numero di trapianti di fegato ed il terzo per trapianti di rene nei bambini.
“Si tratta di risultati estremamente importanti – sottolinea Angelo Luca, direttore di ISMETT – soprattutto se si pensa che fino agli anni ‘90 i pazienti siciliani che avevano bisogno di un trapianto di fegato, per essere curati, erano costretti a emigrare in Italia o all’estero, con enormi costi economici e disagi sociali. ISMETT è il primo ospedale italiano interamente dedicato ai trapianti di tutti gli organi solidi, nato grazie ad un partenariato pubblico privato internazionale tra il governo regionale e il centro medico di Pittsburgh (UPMC), ha ottenuto nel 2014 il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per la Cura e Ricerca delle insufficienze terminali d’organo da parte del Ministero della Salute”.
ISMETT, in quanto centro di eccellenza, investe nella ricerca per aumentare la disponibilità degli organi da trapiantare, ridurre i tempi in lista di attesa, migliorare la qualità di vita dei pazienti ed utilizzare con efficienza le risorse del SSR. I risultati certificati dal CNT sono stati ottenuti grazie all’introduzione di tecnologie e modelli organizzativi d’avanguardia e all’integrazione con UPMC che hanno fatto sì che l’Istituto sia diventato un riferimento internazionale per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione con il 6% dei pazienti che provengono da fuori regione o da altri paesi. Fra le tecniche più innovative introdotte in questi anni, ad esempio, quelle di ricondizionamento degli organi che permettono di rigenerare, attraverso procedure di perfusione, organi che altrimenti non potrebbero essere trapiantati.
Un dato, quello di ISMETT, in linea con l’aumento del numero di donatori registrato in Sicilia. Un incremento storico ottenuto grazie al lavoro delle rete trapiantologica siciliana coordinata dal Centro Regionale Trapianti (CRT). Stando alla relazione presentata dal CRT, infatti, è stato registrato un incremento di oltre il 10% del numero di segnalazioni. Una crescita che ha portato ad un aumento di oltre il 50% dei donatori utilizzati ed ad una riduzione del tasso di opposizione alla donazione di organi che è scesa dal 48% del 2016 al 37% dello scorso anno.