La d.ssa Enza Lo Re è responsabile del Servizio di Neurologia di IRCCS-ISMETT. Ha partecipato attivamente a diversi studi di ricerca scientifica. Fra gli altri è stata:
- co-principal investigator (PI) dello studio interventistico multicentrico dal titolo Dealing with patients with consciousness disorders: a multimodal approach to support the diagnosis and prognosis, finanziato dal Ministero della Salute (Ricerca finalizzata, giovani ricercatori GR-2016-02361494). L’obiettivo della ricerca era di implementare un approccio diagnostico multimodale per migliorare la diagnosi differenziale tra lo stato di minima coscienza (MCS) e lo stato della veglia aresponsiva (UWS). Il metodo multimodale sperimentale ha integrato le osservazioni cliniche standard con dati sull’attività cerebrale, misurati tramite l’uso di un sistema neurofisiologico che combina Stimolazione Magnetica Transcranica ed Elettroencefalografia (TMS-EEG) e mediante Imaging di Risonanza Magnetica strutturale e funzionale (sMRI e fMRI).
- Principal investigator (PI) del progetto Electrical stimulation to enhance global functional outcomes, including muscle strength and cognitive performances following an ICU stay: a pilot study, condotto grazie al supporto di fondi del Ministero dello sviluppo economico (Horizon 2020 PON I&C 2014-2020, Lifestyle4Health F/050408/01-03/X32). I risultati di questo studio sono interamente riportati in Front Neurol. 2023 Aug 25;14:1209905, Lo Re V. et al. Il dato più significativo del progetto è aver documentato, per la prima volta in un setting clinico post-chirurgico, il potenziale ruolo neuroprotettivo della miokina Klotho.
Tra il 2018 e il 2021 ha collaborato ad un progetto di ricerca internazionale sul ruolo neuroprotettivo dell’esercizio fisico in volontari sani anziani, leader del progetto con la Prof.ssa Fabrisia Ambrosio (in quel periodo Direttore del programma di Riabilitazione per UPMC International) e il Prof. John Jakicic (in quel periodo Direttore dell’Healthy Lifestyle Institute, UPMC).
Attualmente il suo focus di ricerca è concentrato a capire meglio i meccanismi dell’asse rene-cervello, che ha ricevuto una grande attenzione in considerazione del numero crescente di studi clinici che riportano un’associazione tra l’insufficienza renale e il declino cognitivo. Il deterioramento cognitivo nella patologia renale potrebbe coinvolgere meccanismi di neurodegenerazione, simili a quelli che si verificano nella Malattia di Alzheimer (Wang et al, Nature Reviews Neurology, 2017). Si tratta di studi mirati a comprendere meglio i meccanismi di questo danno neurologico e soprattutto a verificare se un ripristino della funzione renale, attraverso il trapianto di rene, migliora le performances cognitive dei pazienti con insufficienza renale cronica.
L’interesse per la comprensione del ruolo degli organi periferici sui meccanismi di neurodegenerazione, mi ha portato a verificare il coinvolgimento neurologico dopo l’infezione da SARS-CoV-2. E’ coinvolta nelle attività di ricerca sulle complicanze neurologiche a lungo termine da SARS-CoV-2 sia dell’Alzheimer’s Association Global Consortium che dell’European Working Group on neurological complications of SARS-CoV-2 infection.
La d.ssa Lo Re è membro del gruppo di studio sulla Neurologia Genere della Società Italiana di Neurologia e referente aziendale della medicina di genere di IRCCS ISMETT, in questo suo ruolo si sta occupando di implementare percorsi assistenziali ed attività scientifica sul ruolo di sesso e genere nelle malattie neurologiche.